Progetto finanziato da: PROVINCIA AUTONOMA DI TRENTO
Importo lavori:
Prestazioni eseguite: progetto esecutivo/costruttivo
|
Descrizione generale
L’opera progettata consiste nella demolizione con rifacimento del ponte sul fiume Brenta in località Ospitaletto.
L’intervento ha comportato il ridisegno della geometria stradale e delle relative rampe d’accesso.
E’ stato inoltre redatto lo studio idraulico ed il conseguente progetto di sistemazione delle sponde.
Il ponte è realizzato con una struttura in acciaio a cassone soletta superiore collaborante. La luce è di circa 40 m ed è a campata unica.
La sezione a cassone è risultato la più conveniente per due ordini di motivi:
- In primo luogo, la sezione dell’impalcato era fortemente asimmetrica e provocava importanti torsioni rispetto all'asse.
- In secondo luogo, limiti di altezza dell’impalcato imposti dall'amministrazione (per non interferire con le piene del Brenta) richiedevano una sezione in acciaio particolarmente rigida, sebbene ribassata.
Caratteristiche particolari
Tre sono le caratteristiche del ponte che hanno condizionato l’iter progettuale:
- i limiti di altezza imposti dalla committenza per il rispetto del tirante idraulico del fiume;
- la necessità di ottimizzare le sezioni per una riduzione dei costi di costruzione richiesti dalla committenza;
- la riduzione d’impatto estetico nelle area verde circostante.
La riduzione dell’altezza della sezione portante è stata ottenuta prevedendo una rigida struttura a cassone in acciaio. La struttura, oltre alle generose caratteristiche di inerzia, ha consentito di ridurre gli effetti di tipo torsionale dovuti alle'eccentricità asse struttura/asse stradale. Ha permesso, inoltre, di ridurre l’altezza totale della sezione a 1.55 m (1/25 della luce).
Allo stesso tempo ha garantito un gradevole inserimento nel contesto paesaggistico.
Per quanto concerne la riduzione dei costi richiesta dalla committenza, l’analisi di instabilità delle lastre in acciaio di tipo post critica, ha permesso di eliminare completamente piatti di irrigidimento longitudinali con notevole riduzione del peso di acciaio e della difficoltà di realizzazione della struttura.
La resistenza post-critica delle lastre, nonostante i recenti allineamenti del DM agli eurocodici, è un aspetto di rado considerato dai progettisti, ma permette notevoli riduzione di costi delle strutture in acciaio.
Un ulteriore “artificio” per ridurre costi ed altezza totale delle sovrastrutture è consistito nella la parzializzazione dei getti di calcestruzzo.
Questo ha permesso di ridurre le sollecitazioni agenti sulla sezione in acciaio in “fase 0” (prima della presa del getto con conseguente collaborazione del calcestruzzo).
Infine l’inserimento di appoggio di tipo elastico ha permesso di ridurre le azioni sismiche sulle sottostrutture con notevole risparmio in termini di lunghezza dei pali di fondazione.