Elementare Varone

IPSSAR Alberghiero “G. Pastore“ Varallo via D’Adda  n.33

Struttura: Muratura

Volumetria Totale: 20.802 mc

Superficie coperta: 1807 mq

Periodo: 02/2018 - 04/20182108

Importo lavori: 1.449.800

 


Committente: Provincia di Vercelli

Costo adeguamento: 1.449.800

Importo servizi:          € 20.000

Prestazioni eseguite: Verifica della vulnerabilità sismica - Ipotesi di intervento


 

Caratteristiche e tipologia strutture esistenti

Il complesso può essere suddiviso in 5 blocchi strutturalmente eterogenei (Figura 1). 

I blocchi B1, B2 e B3 sono originari e caratterizzati da maschi murari in pietra di grande
spessore. Il blocco B4 e di più recente costruzione. E’ costituito da pilastri, solai e travi in cemento armato.

Il blocco B5, anch’esso originario, inizialmente è stato realizzato come porticato aperto; più di recente chiuso con colonne ed architravi in cemento e tamponamenti in muratura.
Sebbene tutti i blocchi siano tutti in aderenza, la porzione B4 non è solidarizzata all’adiacente B3. Durante l’azione sismica possono generarsi complessi fenomeni di martellamento; ma il comportamento dinamico deve considerarsi, al netto di tali fenomeni, autonomo. Questi ultimi non appartengono alla committenza e non saranno per questo oggetto di verifica.
Sebbene l’effetto di questi fenomeno non possa essere numericamente simulato, resta inteso che
l’eventuale intervento di miglioramento/adeguamento dovrà tenerne debitamente conto.


Metodo di verifica

Le verifiche sono effettuate secondo il metodo agli Stati Limite Ultimi. Le verifiche sismiche sono effettuate sia con riferimento alla stabilità globale della struttura, sia alla stabilità locale dei setti murari.

 

Generalità Modellazione strutturale

Varallo "G. Pastore"

Così come previsto nella norma sono considerati i soli setti murari continui dalle fondazioni in sommità.

La schematizzazione del setto murale tipo èrappresentato per chiarezza in figura sotto.
I setti sono modellati con elementi lineari tipo beam. e collegati attraverso degli elementi molto rigidi (detti link), ai cordoli murari orizzontali.

Giova un chiarimento. I cordoli non hanno rigidezza flessionale perché le murature non possiedono resistenza a trazione. Sono, quindi, modellati come aste incernierate sui link (lo schema è ottenuto applicando rilasci alle rotazioni agli elementi finiti).

I cordoli non hanno per questo nessuna influenza sulla resistenza e sulla rigidezza globale della struttura. Cionondimeno, sono elementi fittizi efficaci per modellare con precisione la distribuzione delle masse ai maschi murari.

Alle sezioni si assegna altezza pari alla luce utile tra due finestre e spessore pari allo spessore del muro. In questo quadro schematico, i link rigidi consentono di non stimare due volte la massa nelle zone di sovrapposizione; i link sono privi di massa.
I setti sono vincolati ad incastro alla base, ma con facoltà di rotazione “fuori piano”.
I solai sono considerati rigidi nel proprio piano secondo il comune funzionamento a diaframma.
In termini strutturali sono tenuti in considerazione attraverso link appositamente implementati dalla software house. Le masse sono considerate utilizzando elementi piani fittizi chiamati Load Patch.

Questi trasferiscono le masse (e carichi in generale) ai cordoli perimetrali, ma non partecipano alla formazione della matrice delle rigidezze.

 

Tipo di analisi e spettri di progetto.

L’analisi effettuata è del tipo NON LINEARE STATICA (comunemente detta pushover).
L’analisi permette di individuare la più probabile dinamica di collasso della struttura; quindi calcolare la vulnerabilità sismica come rapporto tra l’intensità del sisma che provoca il collasso, divisa per l’intensità del sismica di progetto.

Propedeutica all’effettuazione dell’analisi non-lineare statica è l’analisi modale. Si individueranno i modi principali di vibrare e quindi la configurazione di carico nelle analisi pushover.